venerdì 3 luglio 2015

AZZORRE

L'arcipelago delle Azzorre (Açores in portoghese) è costituito da nove isole principali  che sono São Miguel, Pico, Terceira, São Jorge, Faial, Flores, Santa Maria, Graciosa e Corvo e da numerosi isolotti che si estendono per più di 600 km nel cuore dell'Oceano Atlantico.
Non mi è stato possibile visitarle tutte ma quel poco che ho visto è bastato per farmi innamorare.
Nonostante la bellezza del posto devo dire che il viaggio di andata non è stato proprio tranquillo

Partenza da Milano direzione Terceira con scalo a Lisbona
Volo low cost fino a Lisbona e poi cambio con la TAP (compagnia di linea Portoghese).
Appena atterrati a Lisbona andiamo a cercare il gate per Terceira dove scopriamo che il nostro posto non è stato confermato e ci rimandano allo sportello per il cambio di linea.
Il personale TAP molto gentile ci spiega che la politica della compagnia e quella di andare l'overbooking, favorendo i passeggeri che acquistano il biglietto ad un costo più alto.
Quindi per chi come noi aveva prenotato il volo con largo anticipo, proprio per risparmiare, non resta che contrattare il cambio.
Quindi pernottamento nella splendida Lisbona in Hotel 4 stelle convenzionato, cena e passeggiata per il Bairro alto.
Al mattino presto ci aspetta il taxi per riportarci in aeroporto, quindi colazione  e pronti per prendere il volo da Lisbona a Oporto, un oretta di attesa e cambio da Oporto a Ponta Delgada, isola di Sao Miguel. A Ponta Delgada, avendo un attesa di 4 ore, siamo riusciti a visitare il centro della cittadina e il caratteristico molo.
Rientrati in aeroporto ci aspettava un aircraft un pò vecchiotto ma che ci ha condotti finalmente nella agognata Terceira. 

TERCEIRA

Arriviamo all'Aeroporto Internazionale di Terceira Lajes in serata, recuperiamo velocemente la macchina e iniziamo il giro dell’isola da Sao Mateus, delizioso paesino di pescatori dove ci concediamo una squisita cena a base di pesce, assolutamente da assaggiare la zuppa cotta nella micca di pane.
Stanchi dal viaggio decidiamo di andare a dormire presto così da iniziare ad esplorare questa fantastica isola.
Durante il primo giorno abbiamo deciso di girovagare all'avventura.
Il paesaggio che l'isola offre è quasi surreale. Lungo le strade si incontrano i coloratissimi Emperi (tempi di origine pagana poi convertiti al cristianesimo) i romantici mulini ma quello che più ci ha colpito sono stati i colori sgargianti delle ortensie, che qui crescono come piante infestanti e le verdi praterie. 
Nel pomeriggio prendiamo la strada che percorre l’interno dell’isola e conduce all’Algar do Carvao, grotta di origine vulcanica, molto fredda e scivolosa con un’apertura in alto che ricorda i cenotes messicani e visitato le fumarole di zolfo di Furnas do Enxofre, che si trova quasi nel centro geografico dell'isola a 600 m sul livello del mare. La vista di questo spettacolo di vapori caldi provenienti da numerose sorgenti offre uno spettacolo unico nel suo genere.

Nei restanti giorni decidiamo di dedicarci ad attività più acquatiche sperimentando le divertenti piscine che si riempono con l'alzarsi della marea. Essendo nel mezzo dell'oceano l'acqua del mare non è proprio calda anzi... ma queste strutture artificiali e talvolta naturali offrono una valida soluzione ai continentali non proprio abituati a queste temperature.




PICO

Il nostro viaggio prosegue sull'isola di Pico (seconda per estensione delle Azzorre). Tra le caratteristiche principali dell'isola c'è sicuramente il vulcano, il Pico e il nostro obbiettivo è raggiungere la sua vetta.

Dopo un emozionante traversata di circa 4 ore sbarchiamo dal traghetto, raggiungiamo il campeggio, ci accordiamo con la guida e ci prepariamo all'avventura.

Oltre ad essere la cima più alta del Portogallo (m. 3251), Pico è anche il punto più elevato della dorsale medio-oceanica atlantica, e soprattutto un vulcano che non cessa di dare manifestazioni di attività.
Partiamo da un rifugio montano raggiungibile in automobile con una strada un po' accidentata che parte dal paese di Madalena. Dopo aver parcheggiato ci registriamo presso il personale del rifugio.
Ci assegnano una guida, il sacchetto con il pranzo, una torcia frontale e si parte.

Il percorso è tutto molto ripido dall'inizio alla fine, alcuni tratti sono su delle rocce di lava taglienti, dove occorre aiutarsi un po' con le mani, tuttavia la vista meravigliosa che si gode dalle pendici di questo vulcano sull'oceano circostante, e sulle nuvole che stazionano solitamente sotto la cima, è davvero esaltante! Percorriamo l'andamento serpeggiante del sentiero salendo su dei ripidi blocchi di lava solidificata, con degli spuntoni taglienti a cui occorre stare un po' attenti, e proseguiamo su un percorso un po' più rettilineo vi fino all'orlo dell'enorme cratere.
La scalata è impegnativa e difficoltosa ma ripagata da una vista che spazia verso l'infinito del mare, e verso le isole del gruppo centrale delle Azzorre.


La bellezza di quest'isola non si limita al vulcano infatti i caratteristici vigneti di Pico sono patrimonio mondiale dell’Unesco. Questi vitigni sono separati da muretti di roccia lavica e rappresentano la base per la lunga tradizione vitivinicola. Non peraltro, il vino è eccezionale!!!



COSTI
volo: AR Milano-Terceira 420 euro prenotato sei mesi prima
Noleggio auto: 280 euro per 7 giorni (prenotazione necessaria
Pernottamento: 25 euro a notte in pensione, 10 euro in campeggio
Pasto: Piatti da 8 a 16 euro (35 euro cena per due a base di pesce e vino)
Traghetto: 35 euro
Ingresso grotte: 7 euro

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