sabato 29 dicembre 2018

DONNE A ISTANBUL


Istanbul è una città ricca di fascino, cultura e divertimenti, è l’unica città al mondo a far parte di due continenti, l’Europa e l’Asia. Divisa in due dallo stretto del Bosforo è stata capitale dell’impero romano, dell’impero bizantino, dell’impero latino e dell’impero ottomano, cambiando più volte nome.  
Partiamo dall’aeroporto di Milano MPX con la compagnia Turkish Airline al mattino presto e arriviamo all’aeroporto di Ataturk. Non avendo bene idea di come muoverci decidiamo di raggiungere l’hotel col taxi. Vi consiglio di ritirare i soldi prima di uscire, di non ascoltare le proposte che vi verranno fatte all’interno dell’aeroporto E di recarvi direttamente all’uscita e di mettervi in fila per iL taxi. Il prezzo è standard in base alla destinazione, ma leggermente contrattabile. Difficilmente troverete dei tassisti che parlano inglese, il mio consiglio è quello di avere l'indirizzo del hotel col numero di telefono stampato.
Il nostro hotel si chiama Dongyang Hotel a due passi dalla Piazza Sultanahmet Meydani, dove sono presenti tutti i monumenti più famosi della città, quindi tempo di scaricare i bagagli e ci dirigiamo subito verso la Basilica di Santa Sofia (Aya Sofya). La fila per entrare è veramente lunga e decidiamo di aggregarci ad altri italiani per prendere la guida e saltare la fila. Aya Sofya fu costruita nel 537 dall’imperatore Giustiniano ed era la chiesa cristiana più importante di Costantinopoli. Dopo la conquista della città da parte di Maometto, nel 1453, la chiesa fu convertita in moschea, mentre dal 1935 è stata trasformata in museo. Assolutamente da visitare. Dopo la visita alla basilica, ci dirigiamo verso la Cisterna Basilica (Yerebatan Sarniçi), resa famosa anche dal romanzo di Dan Brown. L’imponente edificio era utilizzato come deposito delle acque di Istanbul durante l’epoca bizantina. Le colonne hanno stili e forme diverse perché provengono da vari templi: oltre quelle corinzie, ce ne sono anche alcune scolpite con noduli, occhi e lacrime e a forma di tronco d’albero. Le più affascinanti sono quelle poggiate su due teste di Medusa, una di profilo e una capovolta. Usanza del luogo e infilare il pollice nel buco di una di queste colonne e fare un giro su stessi come buon auspicio, vedere per credere.
Proseguiamo verso la Moschea Blu il cui ingresso è chiuso per restauro, anche se un po' deluse sappiamo di avere un’ottima scusa per tornare ad Istanbul e visitiamo le tombe dei sultani, le moschee vicine e cerchiamo un localino per cena.

La nostra seconda giornata è dedicata al Gran Bazar, un mercato coperto che può essere considerato una città nella città. 200mila metri quadrati di superficie per oltre 4mila botteghe, dove trovare di tutto: dai tappeti, all’artigianato, dagli abiti, ai gioielli, dalle spezie alle ceramiche. Il souk più grande del mondo, sempre pieno di turisti ed è aperto tutti i giorni, tranne la domenica e le feste religiose islamiche. Praticamente il paese dei balocchi. Un piccolo consiglio: qualsiasi prezzo vi propongano offrite la metà!
Il pomeriggio lo dedichiamo al Hamam, bagno di vapore turco, dove ci rilassiamo  sorseggiando tè e facendoci fare un bel massaggio. Sotto consiglio della Lonely Planet scegliamo il Cemberlitas Hamami.

L'immagine può contenere: cielo, spazio all'aperto e acquaIl terzo giorno lo decidiamo di visitare la zona europea. Attraversiamo il pittoresco mercato delle spezie, sfidiamo la sorte mangiando uno dei panini con il pesce cucinati sulle barche ormeggiate sotto il ponte e ci dirigiamo verso la piazza più frequentata e importante della città, Piazza Taksim, nel quartiere Beyoglu.
Il ponte sul Bosforo è una specie di stargate dove a pochi km di distanza si dividono due civiltà diversissime ma entrambe meravigliose. Il quartiere di Beyoglu è rumoroso, luminoso, pieno di persone, locali e negozi alla moda. visitiamo la torre di Galata, il bellissimo centro e la sera ci godiamo il tramonto sul Bosforo in un locale sotto il ponte. Finiamo la serata in un pub con musica dal vivo.
Istanbul si gira benissimo con i mezzi pubblici, quindi munitevi della tessera ricaricabile Istanbulkart acquistabile nei distributori automatici di fianco alle fermate dei mezzi e posso garantirvi che nonostante fossimo due ragazze non abbiamo avuto nessun tipo di problema a girare per la città anche di sera. 


PERIODO 28 aprile 2 maggio 2018

COSTI
Volo A/R 245 euro
Pernottamento camera doppia con bagno 30 euro a notte
Trasporti tram/bus 10₺ a tratta; Taxi aeroporto centro 40 ₺
Pasti da 5 a 100 ₺
Ingressi Aya sofya +guida 45 ₺;Cisterna Basilica 20₺; Hamam +massaggio 120

mercoledì 28 novembre 2018

NEW YORK IN UN GIORNO

Durante il nostro ultimo viaggio avevamo a disposizione 16 ore di scalo e non potevo sprecarle in aeroporto, soprattutto se la città in questione è New York.
Quindi ci prepariamo alla maratona.
Atterriamo all'aeroporto Newark JFK alle 14 e solo per passare tutti i controlli ci sono volute quasi 2 ore.
Attenzione: per uscire dall’aeroporto negli USA è indispensabile l’ESTA e dovete inserire sui documenti il nome di un hotel anche se non vi fermerete.


Appena usciti ci dirigiamo verso IL Newark Liberty Airport Station dal Terminal C e prendiamo il treno per Newark Airport Railroad Station (6 min in Treno, coincidenze ogni 5 minuti), da qui prendiamo il treno per New York Penn Station (28 min in treno, coincidenze ogni 20 minuti), nel cuore di Manhattan.

Se avete con voi i bagagli avete due soluzioni:
Lasciare i bagagli all’uscita al deposito dell’aeroporto con orario 9-21, oppure cercare un deposito bagagli in NY. Noi abbiamo optato per la seconda opzione. L’agenzia oltre a tenerci i bagagli fino all’1 ci ha anche prenotato il taxi per il rientro in aeroporto (Manhattan - JFK 1 ora e mezza circa)
vista dall'Empire State Building
Appena arrivati in centro ci siamo diretti verso l'agenzia turistica, contattata dall'Italia, per ritirare i biglietti per l'Empire State Building e lasciare i bagagli, e abbiamo iniziato il nostro tour.
Nonostante fossimo già vicino all'Empire abbiamo deciso di tenere la salita per ultima, quindi ci siamo diretti verso Lady Liberty per prendere il traghetto.
Per arrivare al traghetto, bisogna prendere la metro linea 1 o R alla fermata South Ferry, il nome ufficiale del terminal è Whitehall FerryTerminal. 

Lady Liberty
Il traghetto per Staten Island è un traghetto gratuito che viaggia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tra Manhattan e Staten Island. Dal traghetto c’è una vista spettacolare dello skyline di Manhattan e si vede chiaramente la Statua della Libertà.
Tenete conto che non si può rimanere a bordo del traghetto anche se si decide di tornare subito indietro ma bisogna scendere e risalire.
National September 11 Memorial
Dopo il giro in traghetto ci siamo diretti a piedi verso il National September 11 Memorial (15 minuti), costruito per ricordare le migliaia di persone morte durante l'attentato terroristico dell'11 settembre 2001, vi assicuro che l’impatto emotivo è veramente forte. Ci siamo poi diretti con la metro verso Time Square, qui volevamo mangiare un pò di street food ma l'odore era mortale e non ce la siamo proprio sentita e siamo entrati in un fast food a caso.
Proseguiamo per salire sull'Empire State Building, faceva freddissimo ma la vista compensava il patimento. Ultimo giro a Broadway , talmente luminosa da essere quasi abbagliante e ci dirigiamo a recuperare lo zaino e il taxi. L'intero giro è durato 8 ore circa.  

COSTI

ESTA 28€
AirTrain  5€
Treno 9€ - 12€
Bagagli +taxi 120 €
Biglietti per l'Empire State Building 35

sabato 24 novembre 2018

MESSICO - LA RIVIERA MAYA

Di seguito vi racconto il nostro viaggio alla scoperta dei siti Maya, diviso in 6 tappe in 12 giorni. 


Siamo partiti l'8 novembre 2018 da Milano MPX con l'United Airline facendo uno scalo di 16 ore a New york, (si una giornata a NY è fattibile e si può vedere tanto) e siamo tornati il 22 novembre 2018. Per i pernottamenti ci siamo affidati ai consigli della Lonely Planet, prenotandoli su booking, per gli spostamenti invece abbiamo usato sia i bus ADO, comodissimi e per cui vi consiglio di scaricare l'app,  i taxi per le brevi tratte e in mezzo abbiamo affittato un auto da Tolum a Merida. Per i pasti ci siamo adeguati alla situazione, la colazione abbondante era d'obbligo mentre ma la maggior parte delle volte si faceva poi un uno spuntino per pranzo e la cena in qualche cucina tipica. I vari costi sono espressi in pesos e la conversione al momento della nostra visita era 100 pesos per 4.3 euro

COSTI
Aereo a/r 346 euro + 90 euro di assicurazione

Vi lascio un paio di note utili da seguire:
L'acqua da bere é tutta microfiltrata (anche quella in bottiglia) perciò procuratevi degli elettroliti si trovano li tranquillamente ma da decatlon trovate delle pastiglie con diversi gusti; il cibo per i banchetti è buonissimo ma non mangiateci dopo le 2, il nostro stomaco non è pronto a gestirlo dopo che resta lì per tutto il giorno; i souvenir vi sembreranno economici cercate di evitare i luoghi di punta turistici, soprattutto Cancun ma potete tranquillamente dimezzare il prezzo, in ogni caso contrattare è d'obbligo. Merìda è ottima per comprare l'artigianato.

ISLA MUJERES 


baia di Isla Mujeres
Isla Mujeres è stata la nostra prima e ultima tappa. Ci siamo fermati in totale 4 notti presso il Poc-na Hostel (2 all'andata e 2 al ritorno). Raccomando questo ostello a qualsiasi tipo di viaggiatore sia per posizione che per servizi. Per raggiungere l'isola da Cancun bisogna prendere un taxi per porto Juarez e il traghetto. L'isola è circa 8 km per 800m, noi abbiamo affittato un motorino e l'abbiamo girata tranquillamente. Sull'isola ci sono delle bellissime spiagge di sabbia bianca tra cui Playa Norte circondata da acque cristalline e il centro Isla Mujeres Tartugranja per la salvaguardia dei luoghi in cui nidificano le tartarughe marine e proteggerne le uova. All'estremità meridionale dell'isola, Punta Sur, troverete un faro, un giardino di sculture e i resti di quello che era un tempio dedicato a Ixchel, la dea Maya della luna e della fertilità e un parco naturale Garrafon molto bello dove vale la pena fare snorkelling. Al centro dell'isola ci sono le saline e un piccolo centro abitato, dove è possibile mangiare sui banchetti per strada piatti tipici e acquistare souvenir a prezzi migliori del centro. La notte l'isola è molto viva e i locali restano aperti fino a tardi. 


Playa Norte
Da tenere in considerazione che qui i commercianti sono abituati ai turisti americani e per tanto sono poco inclini a scendere con i prezzi. Per mangiare pesce di qualità andate nei locali vicino al porto per la sera, mentre per il pranzo vi consiglio le cucine di fianco al mercato.





COSTI
Pernottamento 485$ camera doppia a notte con colazione
Taxi aeroporto traghetto 400$

Traghetto 300$ andata e ritorno
Scooter 300$ al giorno compreso di carburante
Centro tartarughe 50$
Parco naturale 50$

TOLUM



Rovine di Tolum
Tolum è stata la seconda tappa e per raggiungerla abbiamo preso un bus ADO (2 ore e mezza da Cancun) fino alla stazione principale di Tolum poi un taxi fino alla cabanas che si trovano nella zona archeologica. Abbiamo pernottato 3 notti presso lo Zazil-Kin, in una cabanas sulla spiaggia a 2 minuti dal mare e dall'area archeologica. Il posto era da favola ma, per il prezzo pagato, il servizio è carente e non molto pulito. Grazie all'ottima posizione abbiamo raggiunto le rovine di Tolum direttamente a piedi in pochi minuti. Le rovine di Tolum dominano un ampio tratto di costa circondate da sabbia finissima e un mare turchese. L'estensione e le dimensioni del delle strutture sono modeste ma devo dire che il complesso archeologico sul mare oltre ad essere molto ben tenuto è molto suggestivo. Dopo aver visitato le rovine siamo andati verso il centro di Tolum e abbiamo affittato un auto, così da poterci muovere più tranquillamente. Il secondo giorno ci siamo dedicati ai Cenotes. Il Parque Dos Ojos è uno dei più estesi complessi di grotte del mondo, nel corso delle quali si scivola accanto a stalattiti e stalagmiti illuminate, in un meraviglioso universo dall'atmosfera sovrannaturale. La visita guidata dura circa 1 ora e mezza attraverso le grotte dopo di che è possibile rimanere nel parco e reimmergersi nei cenotes più vicini. Vi consiglio di chiedere la muta anche se non siete
Dos Ojos
particolarmente freddolosi perché il giro è lungo e in buona parte al buio. La strada per raggiungere le grotte è veramente disastrata, quindi se non siete abili guidatori o la macchina non è predisposta chiedete alla reception un passaggio. 
La tappa successiva è stata il Gran Cenotes, dove si può fare snorkelling tra piccoli pesci e osservare le formazioni rocciose subacquee nelle caverne o 
rilassarsi semplicemente nell'aerea attrezzata.
Le spiagge di Tolum purtroppo sono piene di alghe e non agevolmente balneabili, quindi per poterci fare un bagno ci siamo spostati ad Akumal, Le spiagge sono bellissime e vengono scelte dalle tartarughe marine per deporre le uova, ma è costituita per lo più da zone residenziali molto americaneggiante.

COSTI
Pernottamento  1100$ cabanas x notte senza colazione
Autobus da Cancun 385 $
I
ngresso alle rovine 140 $
Visita guidata al Dos Ojos con affitto dell'attrezzatura 600$
Ingresso al Gran cenotes 100$
Auto in affitto con Hertz 850 $ al giorno con assicurazione totale e satellitare (lasciando poi la macchina a Merida)

COBA


La nostra terza tappa ha visto come protagonista il sito archeologico di Coba. Le rovine  sono immerse nel fitto della giungla e molte di esse devono essere ancora sottoposte a scavi. Qui è presente Nohoch Mul l'unica piramide di grande altezza 42 metri 

Nohoch Mul
su cui è ancora possibile salire.Per visitare le rovine abbiamo ingaggiato una guida, che oltre a darci le informazioni sul sito ci ha spiegato anche le connessioni con gli altri centri e questo ci ha permesso di avere delle informazioni in più per il nostro viaggio. Il giro completo si fa tranquillamente a piedi in meno di 3 ore ma è possibile noleggiare una bicicletta o farsi portare con un calesse.

COSTI
ingresso al sito 120$
Guida 300$


VALLADOLID


Dopo Coba, ci siamo diretti verso Chichen Itza, per pranzare abbiamo fatto una breve tappa a Valladolid, vecchia città coloniale dove per la prima volta abbiamo respirato il profumo del vero Messico. Vi consiglierei di provare i prodotti tipici che troverete per strada, il calore delle persone e della cucina vi scioglierà letteralmente. Qui ne abbiamo anche approfittato per fare qualche compera. Ci siamo fermati giusto un paio d'ore e non posso dirvi di più.

CHICHEN ITZA




La quarta tappa è stata l'immancabile sito archeologico di Chichen Itza. Siamo arrivati in prima serata presso il Dolores Alba dove ci siamo fermati due notti. La struttura, tutta rosa, è composta da una serie di casette con camera e bagno in perfetto stile messicano. Il personale è molto accogliente, la colazione alla messicana impeccabile, inoltre è posizionata difronte alla riserva del illkin (che purtroppo non abbiamo potuto visitare a causa del maltempo) e a 2 minuti dal sito archeologico. Descrivere il sito è inutile, qualsiasi guida lo farebbe meglio di me, ma posso raccomandarvi di arrivare presto e vedere ogni angolo senza fretta, noi siamo rimasti nel sito quasi 6 ore. quello che pochi sanno invece che alle 19 ogni sera c'è lo spettacolo di luci e suoni "
Notte di Kukulkan" dove la parte centrale del sito viene illuminata in modo da porre l'attenzione sulle particolari incisioni spiegate attraverso  un IPod per 10 tappe. Alla fine vi sederete davanti al El Catillo per vedere la proiezione 3d sulla piramide, che é a dir poco emozionante. La proiezione è presente su you tube quindi godetevi lo spettacolo e non perdete tempo a filmare o far foto, tanto il flash è vietato con rischio di linciaggio dalla folla. I posti sono limitati.

COSTI
Ingresso al sito 200 $
Proiezione notturna 450$

Pernottamento 650$ a notte

IL GOLFO DEL MESSICO 


Dopo Chichen itza ci siamo diretti a Mérida per incontrare degli amici e abbiamo proseguito per il Champece. Ci siamo fermati a dormire una notte a champonton, paesello di pescatori che costeggia il golfo. Qui ci siamo sentiti veramente in Messico, abbiamo preso una camera per 5 al hostel con un terrazzo strepitoso che affacciava sul mare. Cena e colazione presso una cucina sul mare, la cordialità e la disponibilità delle persone ci ha quasi commosso, siamo ripartiti per palenque con il sorriso stampato.
COSTI
Camera per 5 650$ a notte

PALENQUE 


Lasciamo il golfo del Messico e il Campeche per inoltrarsi nella regione del Chiapas. I paesaggi cambiano completamente, il verde si fa sempre più vivo e gli sguardi degli abitanti sono incuriositi dal nostro passaggio.
Dopo circa tre ore e mezzo di viaggio e alcune soste, arriviamo a 'El Panchan' un complesso di cabanas circondato dalla giungla, a un km dal centro archeologico. Sono un po' perplessa sul consigliarlo o meno. L’ambiente è selvaggio, immerso nel verde e la notte si riescono a sentire le scimmie urlatrici ma e stanze sono piuttosto sporche e mal tenute (per fare una doccia ho dovuto far scorrere l’acqua marrone per 10 minuti).
La mattina seguente dopo aver cacciato i ragni dalle valigie ci svegliamo presto e ci dirigiamo presto verso le rovine.
Qui si trova uno dei più celebri siti archeologici di tutto il Messico, su cui nel VII secolo regnò il potente Pacal, rappresentato sul bassorilievo del suo sarcofago controverso come “L’astronauta”. Palenque è più piccola di altri siti Maya, sembra che solo il 10% sia allo scoperto, mentre la maggior parte della città resta ancora intrappolata sotto la giungla ed è proprio questo che le conferisce quell’aria misteriosa che mi ha letteralmente affascinata. Per la visita abbiamo deciso di affidarci ad una guida locale che prima di portarci a visitare il sito ci ha fatto fare un emozionante trekking nella giungla. Il sito è immerso in un’ampia area protetta ed è quindi avvolto dalla giungla, anche se la parte centrale dell’area archeologica vera e propria è pulita ma intorno alle grandi piramidi si affollano gli alberi avvinghiati da liane e rampicanti e ficus centenari che creano uno scenario suggestivo e indimenticabile. Dal Grupo de las Croses parte un sentiero che conduce all’Acropoli Sur, ancora parzialmente avvolta dalla giungla  e i cui templi sono scavati tutti a partire dagli ultimi venti anni. Arrampicarsi sugli imponenti templi, che fino a poco prima ci avevano fatto sentire piccoli come formiche, regala uno spettacolo stupefacente: giungla a perdita d’occhio e rovine. Purtroppo non è più possibile salire sul Templo de las Iscripciones e neppure fare il bagno nel ruscello. Strepitoso è il Palacio e il Tempio del Conde. Un’altra delle cose che rendono questo sito affascinante è che Palenque è tra le poche  rovine Maya insieme a quelle di Ek Balam sulle quali ci si può ancora arrampicare (nella maggior parte dei siti archeologici in giro per il Messico è vietato salire in cima alle piramidi perchè un anziano turista qualche anno fa ruzzolò giù dalla piramide di Kukulkan a Chichen Itza e ci restò secco). Dal cuore del tempio in cima alla piramide si gode di una vista strepitosa sull’intero sito e si è ripagati di tutta la fatica per arrivarci. Proseguendo lungo la collina si arriva al Tempio del Sole, più piccolo di quello delle iscrizioni, ma più interessante per i suoi decori architettonici: anche da qui lo sguardo spazia su tutto il sito archeologico, dal Tempio delle Iscrizioni al palazzo, l’edificio più complesso di tutta Palenque e che è facile distinguere per la sua torre a quattro corpi. Due ore sono più che sufficienti per la visita alle rovine di Palenque. Per uscire il mio consiglio è di non fare il tragitto dell’andata ma di prendere l’entrata posteriore al sito archeologico: un sentiero ben mantenuto che passa attraverso la giungla e vicino ad alcune belle cascate. Attraverso questo sentiero, si arriva esattamente dall’altra parte della strada rispetto al Museo all’interno del quale viene raccontata la storia della civiltà Maya e delle rovine di Palenque, oltre ad avere in mostra alcuni reperti archeologici e la riproduzione del sarcofago di Pakal.
COSTI
Pernottamento 450 $ a notte cabanas con bagno
Ingresso al sito 70 $Guida 150 $ a persona

mercoledì 1 agosto 2018

AUSTRALIA NATURALISTICA

L'Australia è stato il viaggio per eccellenza ma veramente impegnativo se come me volete vedere tutto il possibile senza rinunciare a nulla.
La nostra scelta è stata quella di affrontare un viaggio più naturalistico, tralasciando le città e vi assicuro che non ce ne siamo pentiti.
Di conseguenza il viaggio di 23 giorni ha previsto 6 voli interni e spostamenti in macchina  giornalieri fermandoci non più di 2 notti nello stesso posto

DA RICORDARE.
il visto deve essere richiesto per tempo www.australiavisagov.com/Australia_Visto/Italian‎ e il passaporto deve avere almeno 6 mesi di validità dalla partenza.
Per affittare e guidare un auto è richiesta la patente internazionale
http://www.mit.gov.it/come-fare-per/patenti-mezzi-e-abilitazioni/patenti-mezzi-stradali/permesso-internazionale-di-guida

Partenza da Milano per Adelaide con scalo a Dubai (26 ore circa) 
aerei interni:150-200 euro a tratta 
Pernottamento: 50 euro a notte
Pasto: Piatti da 5 a 25 euro

Affitto Auto: 25 euro al giorno

Appena scesi dall'aereo ci avviamo all'esterno dell'aeroporto di Adelaide per prendere la macchina e ci dirigiamo presso l'hotel dove facciamo solo il pernottamento

1 Kangaroo Island 

L'immagine può contenere: cielo, nuvola, oceano, spazio all'aperto e naturaDa Adelaide ci dirigiamo a cape Jervis per prendere il traghetto per Penneshaw (1 ora circa)


Kangaroo Island è un posto stupendo con una ricchezza naturalistica immensa tra cui canguri e koala. Vi faccio giusto un breve elenco dei posti da visitare assolutamente ma su qualsiasi guida troverete informazioni molto dettagliate a riguardo:

Seal Bay Conservation Park: una baia che ospita una grande colonia di leoni marini dove vi consiglio vivamente di fare il giro con la guida
Little Sahara: un piccolo deserto, affacciato sull'oceano.
Flinders Chase National Park: un parco nazionale ricchissimo di flora e fauna, e una colonia di leoni marini della Nuova Zelanda), la spettacolare formazione rocciosa di Admiral's Arch, e Remarkable Rocks 

Quello che vorrei segnalarvi invece è una vineria meravigliosa sul promontorio di Penneshaw la Dudley Wines dove abbiamo bevuto uno shiraz veramente degno di nota. Vi consiglio di aspettare il traghetto per il ritorno nel pub davanti al porto (birra e fishs and chips veramente buoni). Abbiamo pernottato al'Aurora Ozone Hotel di Kingscote e ci siamo mossi in auto. Improponibile girare l'isola senza un mezzo proprio.


2 Alice Sprinhttps://static.xx.fbcdn.net/rsrc.php/v3/y4/r/-PAXP-deijE.gifg, Uluru, Kata Tijuta, Kings Canyon


Da Adelaide in volo raggiungiamo Alice Spring. Se vi piace sperimentare il cibo, in centro troverete dei pub che propongono carne di ogni tipo (coccodrillo, cammello, bufalo..) Il giorno seguente raggiungiamo in auto la seconda area di interesse naturalistico, quella intorno ad Alice Spring.
Punteremo su Uluru (il nome aborigeno di Ayers Rock), vero cuore rosso dell'Australia che all’alba e al tramonto sembra palpitare nella serie cangiante dei colori che si susseguono sulle sue pareti rocciose. 
Alcune raccomandazioni le stazioni di servizio sono poche e molto distanti tra di loro quindi appena ne incontrate una fate rifornimento e preoccupatevi di avere abbastanza acqua con voi.

Facciamo il giro a piedi intorno all'Ayers Rock, circa 11 km, decidiamo però di non scalarlo. Proprio sotto il sentiero di partenza troviamo la preghiera degli aborigeni: "Noi, i proprietari tradizionali Anangu, abbiamo da dirvi questo. Uluru è sacra nella nostra cultura, un luogo di grande cultura. Sotto la nostra legge tradizionale, scalarla non è permesso. Questa è la nostra casa. Per favore non salite". decidiamo quindi di proseguire e completiamo la visita con un trekking sui monti Kata Tijuta. Dopo il pernottamento ci sposteremo quindi a Kings Canyon,
un Grand Canyon australiano in miniatura (l'escursione dura tutta la giornata), pernottiamo in un complesso di bungalow bellissimo, il Kings Canyon Resort e il giorno seguente prendiamo l'aereo da Yulara per Alice Spring e la coincidenza per Darwin.

COSTI
Traghetto da  Cape Jervis a Kangoroo Island  circa 180 euro cad
aerei interni:150-200 euro a tratta 
Pernottamento: 50 euro a notte
Pasto: Piatti da 5 a 25 euro
Affitto Auto: 25 euro al giorno

3 Darwin

Darwin è una piccola cittadina tropicale.
La città è affacciata sul mare e il Darwin Waterfront è l’area lungomare dove si svolgono molte delle attività diurne e serali: c’è un bel parco dove rilassarsi, tanti ristoranti con cucina di tutto il mondo, una piscina con le onde, che è dove gli abitanti vanno a fare il bagno, dato che non è possibile farlo nell’oceano per via dei coccodrilli giganti e delle meduse mortali che lo infestano.
Da queste parti, infatti, ci sono i coccodrilli più grandi del mondo che vivono nell’acqua salata, arrivano fino a 6 metri di lunghezza e incontrali non è un’esperienza piacevole. Imperdibile è una visita al Crocosaurus Cove, nel centro della città dove è possibile anche immergersi nella vasca dei coccodrilli facendosi calare in una gabbia (Cage of Death, ‘la gabbia della morte’). Abbiamo dormito all'Hilton Hotel e ci siamo fermati giusto una notte. 

4 Kakadu National Park

La mattina di buon ora partiamo per quelle che sono le vere mete di questo viaggio, i Parchi Nazionali. Per raggiungere il Kakadu National Park da Darwin bisogna seguire per circa 2 ore e mezza le indicazioni per Jabiru, la principale “cittadina” all’interno del parco, dove sono presenti servizi di vario tipo, come un piccolo supermercato e un ufficio postale. Jabiru è anche l’unico posto all’interno di Kakadu che conta su strutture ricettive, come piccoli lodge dove ci siamo fermati per pernottare la notte, il nostro si chiamava Cooinda Lodge Kakadu. Il parco è considerato patrimonio dell’Unesco per l’importanza sia culturale che naturale. La cultura aborigena è fortemente presente non solo nelle incisioni rupestri, ma anche attraverso gli aborigeni che vi abitano. A livello naturalistico il parco è semplicemente spettacolare: gole, cascate, foreste pluviali e zone paludose caratterizzano il parco che costituisce il perfetto habitat per i Saltwater Crocodile, una delle specie di coccodrilli più pericolosa al mondo. Noi siamo entrati macchina dalla parte sud del parco. Degne di nota sono le splendide Gunlom Falls dove sono state girate molte scene del film Crocodile Dundee e il Nourlangie Rock, sito famoso per le pitture rupestri. Una passeggiata circolare di un chilometro e mezzo molto bella dove, oltre agli antichissimi siti d’arte aborigena, si arriverai anche ad uno splendido punto panoramico sulla scarpata circostante. 
L’arte rupestre di Ubirr è la migliore del Kakadu National Park, dove dipinti risalenti fino a ventimila anni raccontano le storie del Rainbow Serpent, il serpente arcobaleno creatore. Si possono leggere i cartelli in inglese che raccontano i significati dei dipinti lungo il percorso, però, vi consiglio di partecipare ad un tour con un ranger aborigeno.
IMPORTANTISSIMO: attenersi a tutte le regole del parco e osservare tutti i cartelli. I coccodrilli a Kakadu possono trovarsi in qualsiasi pozza d’acqua o Billabong. Attacchi letali agli esseri umani sono già avvenuti in passato, ma se segui i cartelli non corri alcun rischio. Portate dei repellenti contro gli insetti, specialmente durante la stagione umida. Parla coi ranger e fatti dare dei consigli o aggiornamenti su eventuali pericoli
COSTI
Ingresso al parco tassa di 25 $

6 Nitmiluk National Park


La visita seguente è stata al parco nazionale di Nitmiluk, caratterizzato da ben 13 gole rocciose, scavate dal fiume Katherine. Il trekking lungo il Jatbula Trail è lungo 58 km e si snoda lungo cascate, boschetti di foresta monsonica, rocce rosseggianti dalle incisioni rupestri aborigene. Noi però abbiamo percorso solo il sentiero Windolf Walk che costeggia in parte il fiume ed arriva al punto d’osservazione di Pat’s Lookout, il panorama di cui si gode è ineguagliabile.

Dopo di che siamo tornati alla macchina e abbiamo raggiunto Lelyn (Edith Falls), dove è presente una bella piscina naturale circondata da vegetazione tropicale; da qui abbiamo proseguito per il sentiero che porta alla Sweetwater Pool, dove è possibile fare un tuffo in perfetta solitudine. Tornando indietro vi consiglio di fermarvi al Nitmiluk Visitor Centre per saperne di più sulle popolazioni locali, custodi di questa terra, i Jawoyn e i Dragomen. Numerose le incisioni rupestri sulle pareti rocciose del Katherine Gorge, molte delle quali risalgono a migliaia di anni fa. Anche la varietà della fauna è impressionante! 
COSTI
Ingresso al parco gratuito
7 Litchfield National Park

Il Litchfield National Park ad un’ora e mezza da Darwin quindi l'abbiamo tenuto per ultimo. Questo parco è sicuramente uno dei migliori posti per andare a nuotare nel nord Australia, con le sue spettacolari cascate che si buttano nelle ampie piscine naturali di acqua limpida circondate da una rigogliosa vegetazioneDirigendosi verso il Litchfield NP è impossibile non notare i Magnetic Termite Mound dei termitai incredibilmente alti, dove migliaia di termiti hanno costruito la loro casa cercando di minimizzare l’esposizione al sole e controllare la temperatura interna. Proseguendo ci si dirige verso le Buley Rockholes sono una sequenza di piscinette naturali riempite dall’acqua che entra ed esce grazie a piccolissime cascate. Percorrile a piedi passando da una piscina all’altra, immergendoti, oppure rilassandoti seduto su una roccia. Una passeggiata estremamente panoramica collega i Buley Rockholes con le Florence Waterfall. Anche qua ovviamente abbiamo fatto il bagno prima di proseguire per le Wangi Falls, sicuramente l’attrazione più visitata e apprezzata dai turisti. Dopo tutte queste emozioni ritorniamo a Darwin per dormire e prendere l'aereo per Cairns.
COSTI
Ingresso al parco gratuito 

7 Palm Cove
 
Per l'ultima tappa del nostro viaggio  decidiamo di non prendere l'auto e di spostarci con i mezzi pubblici. Con il bus del'hotel raggiungiamo il Reef Palm di Palm Cove.
Palm Cove è un paesono molto carino con un atmosfera rilassata e tranquilla. C'è una bellissima e immensa spiaggia bianca che si collega ad un parco molto ben tenuto. La nostra meta però era la barriera corallina. 



Quindi con il bus siamo arrivati fino a Port Douglas e abbiamo fatto una mini crociera subacquea, praticamente un sogno ad occhi aperti

COSTI  
Mini crociera subacquea (tre immersioni in diversi punti e affitto attrezzatura) circa 180 euro

venerdì 31 luglio 2015

PIEMONTE – MONFERRATO – ACQUI TERME


Se volete regalarvi un weekend in relax, recatevi nel cuore del Piemonte e scoprite questo affascinante borgo storico.
Immersa nelle colline dell’alto Monferrato si trova Acqui Terme, una deliziosa cittadina che oltre ad un paesaggio caratteristico e bucolico, nasconde dei veri e propri tesori tutti da scoprire.
Il centro cittadino è molto pulito e ben curato, a metà della via principale, in una luminosa piazza si trova La Bollente, fonte termale di acqua salso-bromo-iodica che sgorga a 74,5°C, simbolo indiscusso della città.
Le terme sono dunque la principale caratteristica e attrattiva, utilizzate civilmente ed industrialmente fin dall’antichità; a testimonianza, infatti, si trovano diversi edifici storici tra cui i resti facenti parte di un vasto complesso termale risalente all’età imperiale, chiamata Calidarium.
Nella parte più alta si trova il Castello dei Paleologi di origine medievale, in cui oggi ha sede il Museo Archeologico; all’interno delle mura è situata una piccola oasi naturale dal quale si gode una bella vista su tutta la città.
Scendendo dal castello si arriva nella caratteristica piazza Conciliazione, cuore del borgo Pisterna, circondata da eleganti edifici costruiti fra il XIV e XVIII secolo dove è visibile anche la moderna struttura teatrale all’aperto.
Proseguendo verso il centro si incontra l’imponente cattedrale del periodo Romanico e diverse stradine davvero caratteristiche; si attraversa la pittoresca Piazza Italia, ricca di fontane e, continuando in direzione “Bagni”, a 1km dal centro, sul lato destro del ponte Carlo Alberto, si possono ammirare gli imponenti resti dell’acquedotto romano di epoca augustea.
Alla fine del ponte si trova la piscina comunale, inaugurata negli anni 30 come la piscina più grande d’Europa.
Costeggiando la piscina ci si trova davanti al complesso delle Antiche Terme dove regna un atmosfera bohemien.
In un angolo si trova un piccola gelateria artigianale “Canelin” dove è obbligatorio assaggiare il gelato al torroncino, non per altro il torrone di questo artigiano è stimato come uno dei migliori del mondo.
Ovunque si possono trovare ottimi ristoranti e trattorie per tutte le tasche, noi però abbiamo preferito cercare un agriturismo sulle colline dove ammirare il suggestivo paesaggio crepuscolare, sorseggiando un ottimo vino locale.
I prodotti Enogastronomici sono eccezionali vi consiglio la farinata di Bigat nel centro cittadino, la formaggetta di Roccaverano con la mostarda di peperoni,  la battuta di Fassone e se siete amanti del buon vino, viziatevi con un giro degustativo nell’enoteca regionale.