Di seguito vi racconto il nostro viaggio alla scoperta dei siti Maya, diviso in 6 tappe in 12 giorni.
Siamo partiti l'8 novembre 2018 da Milano MPX con l'United Airline facendo uno scalo di 16 ore a New york, (si una giornata a NY è fattibile e si può vedere tanto) e siamo tornati il 22 novembre 2018. Per i pernottamenti ci siamo affidati ai consigli della Lonely Planet, prenotandoli su booking, per gli spostamenti invece abbiamo usato sia i bus ADO, comodissimi e per cui vi consiglio di scaricare l'app, i taxi per le brevi tratte e in mezzo abbiamo affittato un auto da Tolum a Merida. Per i pasti ci siamo adeguati alla situazione, la colazione abbondante era d'obbligo mentre ma la maggior parte delle volte si faceva poi un uno spuntino per pranzo e la cena in qualche cucina tipica. I vari costi sono espressi in pesos e la conversione al momento della nostra visita era 100 pesos per 4.3 euro
COSTI
Aereo a/r 346 euro + 90 euro di assicurazione
Vi lascio un paio di note utili da seguire:
L'acqua da bere é tutta microfiltrata (anche quella in bottiglia) perciò procuratevi degli elettroliti si trovano li tranquillamente ma da decatlon trovate delle pastiglie con diversi gusti; il cibo per i banchetti è buonissimo ma non mangiateci dopo le 2, il nostro stomaco non è pronto a gestirlo dopo che resta lì per tutto il giorno; i souvenir vi sembreranno economici cercate di evitare i luoghi di punta turistici, soprattutto Cancun ma potete tranquillamente dimezzare il prezzo, in ogni caso contrattare è d'obbligo. Merìda è ottima per comprare l'artigianato.
Siamo partiti l'8 novembre 2018 da Milano MPX con l'United Airline facendo uno scalo di 16 ore a New york, (si una giornata a NY è fattibile e si può vedere tanto) e siamo tornati il 22 novembre 2018. Per i pernottamenti ci siamo affidati ai consigli della Lonely Planet, prenotandoli su booking, per gli spostamenti invece abbiamo usato sia i bus ADO, comodissimi e per cui vi consiglio di scaricare l'app, i taxi per le brevi tratte e in mezzo abbiamo affittato un auto da Tolum a Merida. Per i pasti ci siamo adeguati alla situazione, la colazione abbondante era d'obbligo mentre ma la maggior parte delle volte si faceva poi un uno spuntino per pranzo e la cena in qualche cucina tipica. I vari costi sono espressi in pesos e la conversione al momento della nostra visita era 100 pesos per 4.3 euro
COSTI
Aereo a/r 346 euro + 90 euro di assicurazione
Vi lascio un paio di note utili da seguire:
L'acqua da bere é tutta microfiltrata (anche quella in bottiglia) perciò procuratevi degli elettroliti si trovano li tranquillamente ma da decatlon trovate delle pastiglie con diversi gusti; il cibo per i banchetti è buonissimo ma non mangiateci dopo le 2, il nostro stomaco non è pronto a gestirlo dopo che resta lì per tutto il giorno; i souvenir vi sembreranno economici cercate di evitare i luoghi di punta turistici, soprattutto Cancun ma potete tranquillamente dimezzare il prezzo, in ogni caso contrattare è d'obbligo. Merìda è ottima per comprare l'artigianato.
ISLA MUJERES
baia di Isla Mujeres |
Playa Norte |
COSTI
Pernottamento 485$ camera doppia a notte con colazione
Taxi aeroporto traghetto 400$
Traghetto 300$ andata e ritorno
Scooter 300$ al giorno compreso di carburante
Centro tartarughe 50$
Parco naturale 50$
TOLUM
Rovine di Tolum |
Dos Ojos |
La tappa successiva è stata il Gran Cenotes, dove si può fare snorkelling tra piccoli pesci e osservare le formazioni rocciose subacquee nelle caverne o rilassarsi semplicemente nell'aerea attrezzata.
Le spiagge di Tolum purtroppo sono piene di alghe e non agevolmente balneabili,
quindi per poterci fare un bagno ci siamo spostati ad Akumal, Le spiagge sono bellissime e vengono scelte dalle tartarughe marine per deporre le uova, ma è costituita per lo più da zone residenziali molto americaneggiante.
COSTI
Pernottamento 1100$ cabanas x notte senza colazione
Autobus da Cancun 385 $
Ingresso alle rovine 140 $
Visita guidata al Dos Ojos con affitto dell'attrezzatura 600$
Ingresso al Gran cenotes 100$
Auto in affitto con Hertz 850 $ al giorno con assicurazione totale e satellitare (lasciando poi la macchina a Merida)
COBA
La nostra terza tappa ha visto come protagonista il sito archeologico di Coba. Le rovine sono immerse nel fitto della giungla e molte di esse devono essere ancora sottoposte a scavi. Qui è presente Nohoch Mul l'unica piramide di grande altezza 42 metri
su cui è ancora possibile salire.Per visitare le rovine abbiamo ingaggiato una guida, che oltre a darci le informazioni
sul sito ci ha spiegato anche le connessioni con gli altri centri e questo ci ha
permesso di avere delle informazioni in più per il nostro viaggio. Il giro
completo si fa tranquillamente a piedi in meno di 3 ore ma è possibile noleggiare una bicicletta o farsi portare con un calesse.
COSTI
ingresso al sito 120$
Guida 300$
VALLADOLID
Dopo Coba, ci siamo diretti verso Chichen Itza, per pranzare abbiamo fatto una breve tappa a Valladolid, vecchia città coloniale dove per la prima volta abbiamo respirato il profumo del vero Messico. Vi consiglierei di provare i prodotti tipici che troverete per strada, il calore delle persone e della cucina vi scioglierà letteralmente. Qui ne abbiamo anche approfittato per fare qualche compera. Ci siamo fermati giusto un paio d'ore e non posso dirvi di più.
CHICHEN ITZA
La quarta tappa è stata l'immancabile sito archeologico di Chichen Itza. Siamo arrivati in prima serata presso il Dolores Alba dove ci siamo fermati due notti. La struttura, tutta rosa, è composta da una serie di casette con camera e bagno in perfetto stile messicano. Il personale è molto accogliente, la colazione alla messicana impeccabile, inoltre è posizionata difronte alla riserva del illkin (che purtroppo non abbiamo potuto visitare a causa del maltempo) e a 2 minuti dal sito archeologico. Descrivere il sito è inutile, qualsiasi guida lo farebbe meglio di me, ma posso raccomandarvi di arrivare presto e vedere ogni angolo senza fretta, noi siamo rimasti nel sito quasi 6 ore. quello che pochi sanno invece che alle 19 ogni sera c'è lo spettacolo di luci e suoni "Notte di Kukulkan" dove la parte centrale del sito viene illuminata in modo da porre l'attenzione sulle particolari incisioni spiegate attraverso un IPod per 10 tappe. Alla fine vi sederete davanti al El Catillo per vedere la proiezione 3d sulla piramide, che é a dir poco emozionante. La proiezione è presente su you tube quindi godetevi lo spettacolo e non perdete tempo a filmare o far foto, tanto il flash è vietato con rischio di linciaggio dalla folla. I posti sono limitati.
COSTI
Ingresso al sito 200 $
Proiezione notturna 450$
Pernottamento 650$ a notte
IL GOLFO DEL MESSICO
Dopo Chichen itza ci siamo diretti a Mérida per incontrare degli amici e abbiamo proseguito per il Champece. Ci siamo fermati a dormire una notte a champonton, paesello di pescatori che costeggia il golfo. Qui ci siamo sentiti veramente in Messico, abbiamo preso una camera per 5 al hostel con un terrazzo strepitoso che affacciava sul mare. Cena e colazione presso una cucina sul mare, la cordialità e la disponibilità delle persone ci ha quasi commosso, siamo ripartiti per palenque con il sorriso stampato.
COSTI
Camera per 5 650$ a notte
PALENQUE
COSTI
Pernottamento 1100$ cabanas x notte senza colazione
Autobus da Cancun 385 $
Ingresso alle rovine 140 $
Ingresso al Gran cenotes 100$
Auto in affitto con Hertz 850 $ al giorno con assicurazione totale e satellitare (lasciando poi la macchina a Merida)
COBA
La nostra terza tappa ha visto come protagonista il sito archeologico di Coba. Le rovine sono immerse nel fitto della giungla e molte di esse devono essere ancora sottoposte a scavi. Qui è presente Nohoch Mul l'unica piramide di grande altezza 42 metri
Nohoch Mul |
COSTI
ingresso al sito 120$
Guida 300$
VALLADOLID
Dopo Coba, ci siamo diretti verso Chichen Itza, per pranzare abbiamo fatto una breve tappa a Valladolid, vecchia città coloniale dove per la prima volta abbiamo respirato il profumo del vero Messico. Vi consiglierei di provare i prodotti tipici che troverete per strada, il calore delle persone e della cucina vi scioglierà letteralmente. Qui ne abbiamo anche approfittato per fare qualche compera. Ci siamo fermati giusto un paio d'ore e non posso dirvi di più.
CHICHEN ITZA
La quarta tappa è stata l'immancabile sito archeologico di Chichen Itza. Siamo arrivati in prima serata presso il Dolores Alba dove ci siamo fermati due notti. La struttura, tutta rosa, è composta da una serie di casette con camera e bagno in perfetto stile messicano. Il personale è molto accogliente, la colazione alla messicana impeccabile, inoltre è posizionata difronte alla riserva del illkin (che purtroppo non abbiamo potuto visitare a causa del maltempo) e a 2 minuti dal sito archeologico. Descrivere il sito è inutile, qualsiasi guida lo farebbe meglio di me, ma posso raccomandarvi di arrivare presto e vedere ogni angolo senza fretta, noi siamo rimasti nel sito quasi 6 ore. quello che pochi sanno invece che alle 19 ogni sera c'è lo spettacolo di luci e suoni "Notte di Kukulkan" dove la parte centrale del sito viene illuminata in modo da porre l'attenzione sulle particolari incisioni spiegate attraverso un IPod per 10 tappe. Alla fine vi sederete davanti al El Catillo per vedere la proiezione 3d sulla piramide, che é a dir poco emozionante. La proiezione è presente su you tube quindi godetevi lo spettacolo e non perdete tempo a filmare o far foto, tanto il flash è vietato con rischio di linciaggio dalla folla. I posti sono limitati.
COSTI
Ingresso al sito 200 $
Proiezione notturna 450$
Pernottamento 650$ a notte
IL GOLFO DEL MESSICO
Dopo Chichen itza ci siamo diretti a Mérida per incontrare degli amici e abbiamo proseguito per il Champece. Ci siamo fermati a dormire una notte a champonton, paesello di pescatori che costeggia il golfo. Qui ci siamo sentiti veramente in Messico, abbiamo preso una camera per 5 al hostel con un terrazzo strepitoso che affacciava sul mare. Cena e colazione presso una cucina sul mare, la cordialità e la disponibilità delle persone ci ha quasi commosso, siamo ripartiti per palenque con il sorriso stampato.
COSTI
Camera per 5 650$ a notte
PALENQUE
Lasciamo il golfo del
Messico e il Campeche per inoltrarsi nella regione del Chiapas. I paesaggi
cambiano completamente, il verde si fa sempre più vivo e gli sguardi degli
abitanti sono incuriositi dal nostro passaggio.
Dopo circa tre ore e mezzo di viaggio e alcune soste, arriviamo a 'El Panchan' un complesso di cabanas circondato dalla giungla, a un km dal centro archeologico. Sono un po' perplessa sul consigliarlo o meno. L’ambiente è selvaggio, immerso nel verde e la notte si riescono a sentire le scimmie urlatrici ma e stanze sono piuttosto sporche e mal tenute (per fare una doccia ho dovuto far scorrere l’acqua marrone per 10 minuti).
La mattina seguente dopo aver cacciato i ragni dalle valigie ci svegliamo presto e ci dirigiamo presto verso le rovine.
Qui si trova uno dei più celebri siti archeologici di tutto il Messico, su cui nel VII secolo regnò il potente Pacal, rappresentato sul bassorilievo del suo sarcofago controverso come “L’astronauta”. Palenque è più piccola di altri siti Maya, sembra che solo il 10% sia allo scoperto, mentre la maggior parte della città resta ancora intrappolata sotto la giungla ed è proprio questo che le conferisce quell’aria misteriosa che mi ha letteralmente affascinata. Per la visita abbiamo deciso di affidarci ad una guida locale che prima di portarci a visitare il sito ci ha fatto fare un emozionante trekking nella giungla. Il sito è immerso in un’ampia area protetta ed è quindi avvolto dalla giungla, anche se la parte centrale dell’area archeologica vera e propria è pulita ma intorno alle grandi piramidi si affollano gli alberi avvinghiati da liane e rampicanti e ficus centenari che creano uno scenario suggestivo e indimenticabile. Dal Grupo de las Croses parte un sentiero che conduce all’Acropoli Sur, ancora parzialmente avvolta dalla giungla e i cui templi sono scavati tutti a partire dagli ultimi venti anni. Arrampicarsi sugli imponenti templi, che fino a poco prima ci avevano fatto sentire piccoli come formiche, regala uno spettacolo stupefacente: giungla a perdita d’occhio e rovine. Purtroppo non è più possibile salire sul Templo de las Iscripciones e neppure fare il bagno nel ruscello. Strepitoso è il Palacio e il Tempio del Conde. Un’altra delle cose che rendono questo sito affascinante è che Palenque è tra le poche rovine Maya insieme a quelle di Ek Balam sulle quali ci si può ancora arrampicare (nella maggior parte dei siti archeologici in giro per il Messico è vietato salire in cima alle piramidi perchè un anziano turista qualche anno fa ruzzolò giù dalla piramide di Kukulkan a Chichen Itza e ci restò secco). Dal cuore del tempio in cima alla piramide si gode di una vista strepitosa sull’intero sito e si è ripagati di tutta la fatica per arrivarci. Proseguendo lungo la collina si arriva al Tempio del Sole, più piccolo di quello delle iscrizioni, ma più interessante per i suoi decori architettonici: anche da qui lo sguardo spazia su tutto il sito archeologico, dal Tempio delle Iscrizioni al palazzo, l’edificio più complesso di tutta Palenque e che è facile distinguere per la sua torre a quattro corpi. Due ore sono più che sufficienti per la visita alle rovine di Palenque. Per uscire il mio consiglio è di non fare il tragitto dell’andata ma di prendere l’entrata posteriore al sito archeologico: un sentiero ben mantenuto che passa attraverso la giungla e vicino ad alcune belle cascate. Attraverso questo sentiero, si arriva esattamente dall’altra parte della strada rispetto al Museo all’interno del quale viene raccontata la storia della civiltà Maya e delle rovine di Palenque, oltre ad avere in mostra alcuni reperti archeologici e la riproduzione del sarcofago di Pakal.
Dopo circa tre ore e mezzo di viaggio e alcune soste, arriviamo a 'El Panchan' un complesso di cabanas circondato dalla giungla, a un km dal centro archeologico. Sono un po' perplessa sul consigliarlo o meno. L’ambiente è selvaggio, immerso nel verde e la notte si riescono a sentire le scimmie urlatrici ma e stanze sono piuttosto sporche e mal tenute (per fare una doccia ho dovuto far scorrere l’acqua marrone per 10 minuti).
La mattina seguente dopo aver cacciato i ragni dalle valigie ci svegliamo presto e ci dirigiamo presto verso le rovine.
Qui si trova uno dei più celebri siti archeologici di tutto il Messico, su cui nel VII secolo regnò il potente Pacal, rappresentato sul bassorilievo del suo sarcofago controverso come “L’astronauta”. Palenque è più piccola di altri siti Maya, sembra che solo il 10% sia allo scoperto, mentre la maggior parte della città resta ancora intrappolata sotto la giungla ed è proprio questo che le conferisce quell’aria misteriosa che mi ha letteralmente affascinata. Per la visita abbiamo deciso di affidarci ad una guida locale che prima di portarci a visitare il sito ci ha fatto fare un emozionante trekking nella giungla. Il sito è immerso in un’ampia area protetta ed è quindi avvolto dalla giungla, anche se la parte centrale dell’area archeologica vera e propria è pulita ma intorno alle grandi piramidi si affollano gli alberi avvinghiati da liane e rampicanti e ficus centenari che creano uno scenario suggestivo e indimenticabile. Dal Grupo de las Croses parte un sentiero che conduce all’Acropoli Sur, ancora parzialmente avvolta dalla giungla e i cui templi sono scavati tutti a partire dagli ultimi venti anni. Arrampicarsi sugli imponenti templi, che fino a poco prima ci avevano fatto sentire piccoli come formiche, regala uno spettacolo stupefacente: giungla a perdita d’occhio e rovine. Purtroppo non è più possibile salire sul Templo de las Iscripciones e neppure fare il bagno nel ruscello. Strepitoso è il Palacio e il Tempio del Conde. Un’altra delle cose che rendono questo sito affascinante è che Palenque è tra le poche rovine Maya insieme a quelle di Ek Balam sulle quali ci si può ancora arrampicare (nella maggior parte dei siti archeologici in giro per il Messico è vietato salire in cima alle piramidi perchè un anziano turista qualche anno fa ruzzolò giù dalla piramide di Kukulkan a Chichen Itza e ci restò secco). Dal cuore del tempio in cima alla piramide si gode di una vista strepitosa sull’intero sito e si è ripagati di tutta la fatica per arrivarci. Proseguendo lungo la collina si arriva al Tempio del Sole, più piccolo di quello delle iscrizioni, ma più interessante per i suoi decori architettonici: anche da qui lo sguardo spazia su tutto il sito archeologico, dal Tempio delle Iscrizioni al palazzo, l’edificio più complesso di tutta Palenque e che è facile distinguere per la sua torre a quattro corpi. Due ore sono più che sufficienti per la visita alle rovine di Palenque. Per uscire il mio consiglio è di non fare il tragitto dell’andata ma di prendere l’entrata posteriore al sito archeologico: un sentiero ben mantenuto che passa attraverso la giungla e vicino ad alcune belle cascate. Attraverso questo sentiero, si arriva esattamente dall’altra parte della strada rispetto al Museo all’interno del quale viene raccontata la storia della civiltà Maya e delle rovine di Palenque, oltre ad avere in mostra alcuni reperti archeologici e la riproduzione del sarcofago di Pakal.
COSTI
Pernottamento 450 $ a notte cabanas con bagno
Ingresso al sito 70 $Guida 150 $ a persona
Pernottamento 450 $ a notte cabanas con bagno
Ingresso al sito 70 $Guida 150 $ a persona
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